MASAF. Misura 2.57. Finanziamento a fondo perduto a sostegno dei contratti assicurativi degli stock acquicoli.
Descrizione completa del bando
Come noto, l’influenza degli eventi di origine naturale sulle produzioni di allevamento spesso determina perdite anche ingenti per le imprese acquicole, che hanno l’esigenza di proteggersi dai rischi mediante l’assicurazione degli stock ittici.
La Misura 2.57, quindi, è finalizzata a fornire sostegno alle imprese acquicole allo scopo di incentivare una più efficace gestione dei rischi e persegue l’obiettivo di ampliare e migliorare l’offerta di strumenti assicurativi e incrementare il numero di imprese acquicole che fanno ricorso agli stessi.
Soggetti beneficiari
Imprese acquicole.
Le imprese richiedenti devono essere regolarmente iscritte alla Camera di Commercio e dal relativo certificato di iscrizione dovrà essere possibile desumere quale attività primaria o secondaria l’acquacoltura.
Tipologia di interventi ammissibili
Sono ritenuti ammissibili esclusivamente le spese sostenute per il pagamento dei premi delle polizze assicurative stipulate che prevedano la copertura dei rischi relativi agli stock acquicoli derivanti da almeno uno dei seguenti eventi:
a) calamità naturali;
b) eventi climatici avversi;
c) improvvisi cambiamenti della qualità e della quantità delle acque per i quali l’operatore non è responsabile;
d) malattie nel settore acquicolo, mancato funzionamento o distruzione di impianti di produzione per i quali l’operatore non è responsabile.
e) crisi sanitarie pubbliche.
Il sostegno verrà concesso a favore dell’impresa acquicola che abbia già sottoscritto il contratto assicurativo dello stock i cui effetti non siano esauriti alla data di presentazione dell’istanza.
Il sostegno sarà concesso per il rimborso dei premi versati a partire dal 1° gennaio 2014 purché il contratto assicurativo sia ancora valido al momento della presentazione dell’istanza.
Entità e forma dell’agevolazione
La dotazione finanziaria pubblica stanziata è pari a € 1.541.658,00.
L’importo del contributo pubblico è pari al 50% dell’importo della spesa riconosciuta ammissibile. Esso verrà ridotto di 20 punti percentuali se gli interventi verranno attuati da imprese che non rientrano nella definizione di PMI.
Scadenza
27 MARZO 2023