Bandi Regione Toscana

PNRR Missione 1 C1 Misura 1.7.2. Finanziamento a fondo perduto per per l’attivazione di centri di facilitazione digitale.

Descrizione completa del bando

Concessione di contributi agli enti del territorio toscano al fine del loro coinvolgimento come soggetti sub-attuatori per il raggiungimento degli obiettivi della Misura 1.7.2. – Intervento “Rete di servizi di facilitazione digitale” della Missione 1 Componente 1 del PNRR ed in particolare per l’attivazione di centri di facilitazione digitale dedicati ai cittadini.

I principi guida che si intende perseguire tramite il bando sono:

i. La diffusione ed universalità del servizio di facilitazione sul territorio toscano tramite l’attivazione di centri di facilitazione digitale individuati su proposta degli enti partecipanti all’avviso;

ii. Lo sviluppo delle competenze digitali finalizzate alla cittadinanza e inclusione digitale di tutta la popolazione toscana;





Soggetti beneficiari
Gli Enti beneficiari del presente avviso (d’ora in avanti anche, Sub-Attuatori) sono i seguenti:

i Comuni toscani;
le Unioni di Comuni toscane;
le Province toscane;
la Città Metropolitana di Firenze.
Gli enti beneficiari, con il finanziamento concesso, dovranno attivare centri di facilitazione per migliorare le competenze digitali dei cittadini, destinatari finali della Misura 1.7.2 del PNRR, Misura 1, Componente 1. 3. La domanda per il finanziamento di centro di facilitazione può essere presentata da un singolo Ente o da più Enti associati tra loro, purché appartenenti allo stesso Ambito Turistico di Destinazione.

I soggetti beneficiari possono presentare domanda anche per centri già operativi che svolgono funzioni di facilitazione digitale e che fanno riferimento ad altre Misure.

Tipologia di interventi ammissibili
Gli enti beneficiari (sub-attuatori) presentano una richiesta di finanziamento per uno o più Centri di Facilitazione digitale da attivare, nel contesto territoriale di loro riferimento.

I centri di facilitazione digitale sono luoghi fisici aperti al pubblico presso i quali i cittadini potranno fruire delle seguenti attività, basate sul quadro europeo DigComp:

a. formazione/assistenza personalizzata individuale (cd. facilitazione), erogata generalmente su prenotazione o a sportello, per accompagnare i cittadini target nell’utilizzo di Internet, delle tecnologie e dei servizi digitali pubblici e privati, partendo dalle esigenze specifiche e dalle competenze di partenza;

b. formazione online, anche in modalità di autoapprendimento e asincrona, attraverso l’accesso in autonomia ai materiali già disponibili nel catalogo delle risorse formative sul sito web di Repubblica Digitale o realizzati ad hoc e condivisi nel citato catalogo, usufruendo di un percorso personalizzato;

c. formazione in gruppi (in presenza e con canali online) attraverso micro-corsi utili a supportare i cittadini in applicazioni/esercitazioni, risoluzione di problemi pratici ed eventuali approfondimenti con il fine di massimizzare la formazione sincrona. In questo caso il facilitatore può strutturare le attività in modo mirato, stimolando proattivamente il coinvolgimento dei cittadini anche sulla base dei test di autovalutazione e delle risorse formative disponibili sul sito web di Repubblica Digitale.

Le tipologie di servizi possono essere variamente attivate e declinate a livello operativo presso ciascun centro di facilitazione digitale, ad eccezione del servizio di assistenza personalizzata individuale (o facilitazione) che deve essere in ogni caso garantito in ciascun presidio.

I centri di facilitazione digitale dovranno pertanto:

a) Promuovere i servizi online offerti dalle pubbliche amministrazioni locali e centrali (servizi di e-government, socio sanitari, ecc.) anche con specifici eventi;

b) Accompagnare gli utenti all’avvio ed all’utilizzo dei servizi online offerti dalle pubbliche amministrazioni locali e centrali;

c) Offrire supporto per l’ottenimento dell’identità digitale;

d) Svolgere interventi formativi rivolti agli utenti, o interventi di orientamento in tema di alfabetizzazione informatica. Condividere le attività di sperimentazione di servizi di partecipazione democratica realizzati dalla P.A.;

e) Offrire servizi di interesse associativo, messi a disposizione dalle associazioni di volontariato che partecipano al progetto;

f) Offrire opportunità di inclusione per soggetti con fragilità, ad esempio prevedendo interventi specifici a favore di persone con diverse abilità;

g) Fornire accompagnamento nella presentazione di pratiche digitali verso la P.A. per conto dell’utenza.

Il centro di facilitazione può essere attivato e gestito direttamente dal soggetto beneficiario che presenta la domanda o in collaborazione con soggetti dell’associazionismo, Enti del Terzo Settore, sindacati, scuole, università, centri di ricerca, associazioni di categoria o privati con i quali il soggetto beneficiario ha accordi/convenzioni già attive o con i quali si impegna ad attivare una convenzione entro trenta giorni dall’accoglimento da parte di Regione Toscana della domanda di finanziamento.

Nello specifico, il finanziamento regionale copre spese per l’attivazione e lo svolgimento delle attività dei centri di facilitazione, ricondotte nelle seguenti macrovoci previste dal DTD – Dipartimento per la Trasformazione Digitale, soggetto titolare dell’intervento:

Servizi di formazione in presenza oppure online, inclusi i servizi di assistenza personalizzata propri della facilitazione digitale, nella misura minima del 70% del totale delle spese sostenute;
Attività di comunicazione/organizzazione di eventi formativi, nella misura massima del 15% del totale delle spese sostenute;
Attrezzature e/o dotazioni tecnologiche, connessione, nella misura massima del 15% del totale delle spese sostenute.
Entità e forma dell’agevolazione
Vengono destinati al bando € 5.070.000,00.

L’importo massimo finanziabile è pari al 100% della spesa ammissibile e fino ad un importo massimo di € 30.000,00 per ciascun centro di facilitazione attivato.





Scadenza
Ore 12:00 del 12/06/2023